lunedì 10 gennaio 2011

A LIFE LIKE OTHER PEOPLE'S


Ho letto quasi contemporaneamente (e quasi per caso) due storie famigliari raccontate da figli: il libro di Alan Bennett e quello della Tobagi. Sono libri molto diversi eppure simili: entrambi colmi di un'onestà dolente, di una decisa volontà di descrivere vite private (poco importa se ordinarie o straordinarie) con straordinaria leggerezza. Poi, entrambi raccolgono belle foto in bianco e nero, foto che vivificano il racconto e che inevitabilmente ti portano a sfogliare l'album dei tuoi ricordi. Così ho fatto. E ho tirato fuori questa foto. È stata scattata dal mio babbo, che era un fotografo. Ritrae Angelo Lombardi, l'amico degli animali della fortunata serie televisiva anni '60, in una esibizione en-plein-air. È una delle rarissime foto di quegli anni che (non so come) ho recuperato: mio babbo le scattava su incarico di quella che allora si chiamava Azienda di Soggiorno, le stampava, archiviava il rotolo dei negativi e poi, dopo qualche anno, se non servivano ristampe (e non servivano quasi mai), buttava tutto nella spazzatura, visto che in negozio lo spazio per l'archivio era piccolo, limitato ad una serie di scaffali che stavano in camera oscura e che erano per la maggior parte occupati da lastre di fototessera prese con il banco ottico e da negativi di matrimoni. Ogni tanto, qualcuno mi ferma per chiedermi se conservo ancora una certa foto scattata in quella particolare occasione, e io sono costretto a spiegare che no, la foto non c'è più, non era davvero possibile raccogliere tutto. Mi mordo però le mani: mi piacerebbe rivedere le immagini dello sci nautico, dell'offshore, delle feste negli alberghi, degli amici in spiaggia. Questa foto è stata scattata, come riporta la data sul retro, nel giugno del 1962, anno e mese della mia nascita. E, vista la volatilità del babbo in alcune situazioni, magari proprio mentre mia mamma stava partorendo. Ma questa è un'altra storia.

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